Lo studio ESI Project ha recentemente acquistato, grazie al bando Regionale Emilia Romagna denominato "Progetti ICT per professionisti", uno strumento di misura di Campi Elettromagnetici in bassa e alta frequenza in modo da supportare i propri clienti nella Valutazione del rischio specifico.
Infatti le recenti modifiche al D. Lgs. 81/08 hanno imposto ai datori di lavoro una valutazione del rischio per la salute e sicurezza dei propri lavoratori esposti a campi elettromagnetici.
Si ha presenza di campi elettromagnetici in impianti realizzati per trasmettere informazioni (impianti TV, Telefonia, ecc.), impianti per il trasporto dell'energia (elettrodotti, cavi di distribuzione), impianti di trasformazione di energia (cabine elettriche), impianti per lavorazioni industriali (saldatrici, macchine utensili, ecc.), nonché tutti quei dispositivi il cui funzionamento è subordinato a un'alimentazione di rete elettrica
I potenziali effetti dei campi elettromagnetici si distinguono in effetti “acuti”, quando si manifestano a breve termine e effetti “cronici” dovuti all’esposizione a bassi livelli di campo elettromagnetico per periodi prolungati.
I campi elettromagnetici, a differenza di atri agenti fisici, sono invisibili all’uomo quindi occorre che la valutazione sia fatta da consulenti esperti nella valutazione di questa tipologia di rischio
I tecnici dello studio ESI Project possono eseguire la misurazione di tali campi sia in bassa che in alta frequenza, permettendo di evidenziare in tal modo il rispetto dei limiti di legge e l’effettiva esposizione degli utenti a tale rischio. Inoltre nel caso in cui i limiti siano superati è possibile valutare azioni di mitigazione dei campi attraverso la zonizzazione delle aree o progettando sistemi di schermatura della sorgente (dove applicabile).
Inoltre lo studio è dotato anche di software per la valutazione preventiva dei valori di campo elettromagnetico originati dagli impianti elettrici con particolare riferimento alle cabine di trasformazione (determinazione delle distanze di prima approssimazione). Ciò permette di valutare le DPA (distanze di prima approssimazione), il rispetto degli obiettivi di qualità di 3 microtesla per le aree limitrofe, se occupate da personale e lavoratori definendo già in fase progettuale le distanze da confini di proprietà e/o aree con permanenza di personale al fine della tutela della salute dei lavoratori.